Visite turistiche
Il castello mediceo è una struttura storica edificata in età longobarda ad Ottaviano, comune della città metropolitana di Napoli, e successivamente appartenuta alla famiglia fiorentina de' Medici.[2]
Origini e storia
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Fondato probabilmente in età longobarda prima dell'anno 1000, il castello mediceo è menzionato per la prima volta in documenti ufficiali relativi alla fuga di papa Gregorio VII, il quale vi abitò mentre scappava dall'imperatore Enrico IV.[2]
Il palazzo ospitò nel corso della sua storia altri abitanti-feudatari illustri. Tra questi ci sono stati (nel XIII secolo) Tommaso d'Aquino, nonno del famoso santo e dottore della Chiesa, Gurrello Origlia (1408) e poi successivamente ai suoi figli Raimondo, Pietro e Giovanni fino al 1419, Fabrizio Maramaldo (dal 1532 al 1551), Cesare I Gonzaga ed il figlio Ferrante, prìncipi di Molfetta (dal 1551 al 1567)[3], fino al suo passaggio alla famiglia dei Medici. Nel maggio del 1567, Bernardetto de' Medici, nipote di Cosimo il Vecchio, acquistò il Castello con il feudo circostante, pagandolo 50 mila ducati. È proprio in questo periodo che il palazzo acquistò il suo aspetto rinascimentale[4]. Lo stabile fu di proprietà della famiglia medicea fino al 1894, anno della morte dell'ultimo discendente maschio de' Medici, Giuseppe.
Storia recente
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Il castello fu ereditato dalla figlia di Giuseppe, Maria de' Medici, la quale sposò il duca di Miranda, diventando principessa di Miranda. Da allora il castello restò sempre in possesso di eredi femminili fino ad entrare in possesso della famiglia principesca dei Lancellotti di Lauro. Nel 1980, Donna Maria Capece Minutolo, vedova Lancellotti, vendette il palazzo per soli 270 milioni di lire ad una società che faceva capo al boss della camorra Raffaele Cutolo. Nel 1991 il castello fu confiscato in base alla legge Rognoni-La Torre. Dopo quattro anni, l'8 settembre 1995, venne affidato al Comune di Ottaviano.[5]
Castello Mediceo in Ottaviano
Via Salita San MicheleIl castello mediceo è una struttura storica edificata in età longobarda ad Ottaviano, comune della città metropolitana di Napoli, e successivamente appartenuta alla famiglia fiorentina de' Medici.[2]
Origini e storia
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Fondato probabilmente in età longobarda prima dell'anno 1000, il castello mediceo è menzionato per la prima volta in documenti ufficiali relativi alla fuga di papa Gregorio VII, il quale vi abitò mentre scappava dall'imperatore Enrico IV.[2]
Il palazzo ospitò nel corso della sua storia altri abitanti-feudatari illustri. Tra questi ci sono stati (nel XIII secolo) Tommaso d'Aquino, nonno del famoso santo e dottore della Chiesa, Gurrello Origlia (1408) e poi successivamente ai suoi figli Raimondo, Pietro e Giovanni fino al 1419, Fabrizio Maramaldo (dal 1532 al 1551), Cesare I Gonzaga ed il figlio Ferrante, prìncipi di Molfetta (dal 1551 al 1567)[3], fino al suo passaggio alla famiglia dei Medici. Nel maggio del 1567, Bernardetto de' Medici, nipote di Cosimo il Vecchio, acquistò il Castello con il feudo circostante, pagandolo 50 mila ducati. È proprio in questo periodo che il palazzo acquistò il suo aspetto rinascimentale[4]. Lo stabile fu di proprietà della famiglia medicea fino al 1894, anno della morte dell'ultimo discendente maschio de' Medici, Giuseppe.
Storia recente
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Il castello fu ereditato dalla figlia di Giuseppe, Maria de' Medici, la quale sposò il duca di Miranda, diventando principessa di Miranda. Da allora il castello restò sempre in possesso di eredi femminili fino ad entrare in possesso della famiglia principesca dei Lancellotti di Lauro. Nel 1980, Donna Maria Capece Minutolo, vedova Lancellotti, vendette il palazzo per soli 270 milioni di lire ad una società che faceva capo al boss della camorra Raffaele Cutolo. Nel 1991 il castello fu confiscato in base alla legge Rognoni-La Torre. Dopo quattro anni, l'8 settembre 1995, venne affidato al Comune di Ottaviano.[5]
Il Parco nazionale del Vesuvio è nato il 5 giugno 1995 per il grande interesse geologico, biologico e storico che il suo territorio rappresenta. Il parco si sviluppa attorno al complesso vulcanico Somma-Vesuvio e la sede è situata nel comune di Ottaviano, in provincia di Napoli.
Un'ulteriore singolarità di questo Parco è rappresentata dalla notevole presenza di specie floristiche e faunistiche in rapporto alla sua ridotta estensione: sono presenti ben 612 specie appartenenti al mondo vegetale e 227 specie (tra quelle studiate) appartenenti a quello animale.[18]
Nel parco è possibile fare escursioni lungo i numerosi sentieri presenti. A seguire gli 11 sentieri ufficiali.[19]
Sentiero n°1 - "La valle dell'inferno"
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Uno dei sentieri più lunghi (sfiora i 10 km), attraversa angusti tornanti in salita e discesa attorno al Vallone Tagliente. Nel percorso si possono ammirare i Cognoli di Levante, spettacolare esempio di lava a corda.
Lunghezza complessiva: 9.972 m
Quota massima: 965 m s.l.m.
Difficoltà: alta
Sentiero n°2 - "I Cognoli di Ottaviano"
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La Valle del Gigante con la colata lavica del 1944 e la Punta del Nasone
Un ampio giro consente, una volta arrivati al Largo Prisco, il ritorno nello stesso spiazzo, dopo una sequenza di saliscendi.
Lunghezza complessiva: 8.134 m
Quota massima: 1.112 m s.l.m.
Difficoltà: alta
del Monte Somma”
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Percorso che consente di esplorare il passato del grande vulcano, con l'affaccio sul fiume di lava del 1944. Non mancano vedute panoramiche uniche sul golfo di Napoli. Il tragitto termina sul Monte Somma.
Lunghezza complessiva: 7.650 m
Quota massima: 1.132 m s.l.m.
Difficoltà: alta
Sentiero n°4 - "La Riserva Naturale Tirone-Alto Vesuvio"
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Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Riserva naturale Tirone Alto Vesuvio.
Uno dei sentieri più agevoli (è quasi interamente in piano). Attraversa un suggestivo bosco. Questo sentiero ha due curiosità: attraversa il punto universalmente ritenuto con la veduta più spettacolare del Parco e incrocia quella che si ritiene essere la leggendaria baracca della strega Amelia, personaggio dei fumetti di Walt Disney.
Lunghezza complessiva: 8.413 m
Quota massima: 690 m s.l.m.
Difficoltà: bassa
Sentiero n°5 - "La salita al cratere del Vesuvio"
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Percorso che ascende verso il Gran Cono del Vesuvio, attraversando la Capannuccia e il Rifugio Imbò prima di ritornare al Piazzale Ercolano (punto di partenza). Tra tutti i percorsi è quello più frequentato.
Lunghezza complessiva: 3.807 m
Quota massima: 1.170 m s.l.m.
Difficoltà: bassa
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Vesuvio National Park
Sentiero del Gran ConoIl Parco nazionale del Vesuvio è nato il 5 giugno 1995 per il grande interesse geologico, biologico e storico che il suo territorio rappresenta. Il parco si sviluppa attorno al complesso vulcanico Somma-Vesuvio e la sede è situata nel comune di Ottaviano, in provincia di Napoli.
Un'ulteriore singolarità di questo Parco è rappresentata dalla notevole presenza di specie floristiche e faunistiche in rapporto alla sua ridotta estensione: sono presenti ben 612 specie appartenenti al mondo vegetale e 227 specie (tra quelle studiate) appartenenti a quello animale.[18]
Nel parco è possibile fare escursioni lungo i numerosi sentieri presenti. A seguire gli 11 sentieri ufficiali.[19]
Sentiero n°1 - "La valle dell'inferno"
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Uno dei sentieri più lunghi (sfiora i 10 km), attraversa angusti tornanti in salita e discesa attorno al Vallone Tagliente. Nel percorso si possono ammirare i Cognoli di Levante, spettacolare esempio di lava a corda.
Lunghezza complessiva: 9.972 m
Quota massima: 965 m s.l.m.
Difficoltà: alta
Sentiero n°2 - "I Cognoli di Ottaviano"
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La Valle del Gigante con la colata lavica del 1944 e la Punta del Nasone
Un ampio giro consente, una volta arrivati al Largo Prisco, il ritorno nello stesso spiazzo, dopo una sequenza di saliscendi.
Lunghezza complessiva: 8.134 m
Quota massima: 1.112 m s.l.m.
Difficoltà: alta
del Monte Somma”
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Percorso che consente di esplorare il passato del grande vulcano, con l'affaccio sul fiume di lava del 1944. Non mancano vedute panoramiche uniche sul golfo di Napoli. Il tragitto termina sul Monte Somma.
Lunghezza complessiva: 7.650 m
Quota massima: 1.132 m s.l.m.
Difficoltà: alta
Sentiero n°4 - "La Riserva Naturale Tirone-Alto Vesuvio"
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Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Riserva naturale Tirone Alto Vesuvio.
Uno dei sentieri più agevoli (è quasi interamente in piano). Attraversa un suggestivo bosco. Questo sentiero ha due curiosità: attraversa il punto universalmente ritenuto con la veduta più spettacolare del Parco e incrocia quella che si ritiene essere la leggendaria baracca della strega Amelia, personaggio dei fumetti di Walt Disney.
Lunghezza complessiva: 8.413 m
Quota massima: 690 m s.l.m.
Difficoltà: bassa
Sentiero n°5 - "La salita al cratere del Vesuvio"
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Percorso che ascende verso il Gran Cono del Vesuvio, attraversando la Capannuccia e il Rifugio Imbò prima di ritornare al Piazzale Ercolano (punto di partenza). Tra tutti i percorsi è quello più frequentato.
Lunghezza complessiva: 3.807 m
Quota massima: 1.170 m s.l.m.
Difficoltà: bassa
CHIESA SAN MICHELE ARCANGELO
Parroco: Don Michele Napolitano
Il corpo della Chiesa di San Michele fu pensato e costruito, tra l’ultimo decennio del sec. XVI e il primo decennio del XVII su una preesistente cappella consacrata a San Giacomo, e comprese l’antichissimo nucleo di una cripta, che fino al 1779 si allargò fino ai confini della piazza, essendo, con la cripta di San Giovanni, il cimitero degli Ottajanesi. L’originario impianto su tre navate e con l’altare maggiore su base rialzata è rimasto sostanzialmente integro, e la Cupola, costruita dopo l’eruzione del 1906, è il coerente completamento di un edificio vasto, la cui solennità è più forte del barocchetto di maniera che segna la forma delle strutture interne e della facciata.
Nella Chiesa si custodisce una quadreria di altissima qualità. La “Santa Maria Egiziaca” del bolognese Carlo Cignani (1628 – 1719) merita una visita. Il tondo del Cignani ha il suo pendant nel “San Giovannino” che le schede della Soprintendenza attribuivano, cautamente, alla scuola di Annibale Carraci.
Di fattura non inferiore sono l’ “Incredulità di San Tommaso”, che orna il transetto, e la mirabile “Flagellazione”, che gli esperti della Soprintendenza attribuirono ad un ignoto secentista, forse napoletano : ma non si può escludere che vi sia ancora la mano del Cignani.
Conserva tele del Mozzillo, di Giovanni Episcopio oltre a quelle di ignoti cinquecentisti e secentisti. In un altare secondario, viene conservata una preziosa reliquia della Santa Croce, la cui autenticità é attestata da due documenti conservati nell`archivio del Tempio.
PIAZZA SAN MICHELE, 2 - tel: 081.8278559
CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Parroco : Don Simone Savino
Dovuta alla munificenza dei Medici con sull’altare maggiore una tela attribuita a Giuseppe Bonito. Il soffitto è ricoperto da un enorme tela di Crescenzo Gamba. L’imponente portale è in piperno ed è sovrastato dallo stemma mediceo.
Sorta nel 1689 nell`omonima piazza, anch`essa é ricca di opere d`arte. L`altare maggiore, XVII sec., é totalmente in legno. Abbellita con decorazioni a fioroni, risente di forme e motivi propri dell`epoca. Di grande interesse é la tela dell`altare maggiore, attribuita a G. Bonito, e il gruppo statuario ligneo della SS. Trinità. Inoltre, vi si può ammirare la tela del soffitto, dipinta da Crescenzio Gambardella (1759).
PIAZZA SAN GIOVANNI BOSCO - tel: 081.8278036
CHIESA DEL ROSARIO
Parroco: Don Vittorio Garzone
Del 1576 con annesso convento, conserva tele di Boscoli, Ferraù, Tenzone della scuola di Sebastiano del Piombo.
Oratorio pubblico nell`omonima piazza: i lavori di costruzione della chiesa cominciarono il 14 settembre 1576. Il convento, unito ad essa, ospitò i Padri Domenicani fino al 1806, e dal 1837 i Padri Sacramentisti, fino al 1861. E`ricca di tele dipinte da grandi artisti: Francesco de Angelis, Andrea Boscoli, Ferraù Fenzone, Nicola Maria Rossi, Antonio Sarnelli, Angelo Mozzillo e Stefano Liguoro. Nell`abside giganteggia la grande tela dell`Ultima Cena, replica dell`opera leonardesca, fatta da ignoto seicentista. Inoltre é degno di rilievo il cenotafio di Adriana de Guevara, opera di ignoto, completamente realizzato in marmo (1680).
PIAZZA DEGLI ARTISTI - tel: 081.8278122
CHIESA DI SAN LORENZO MARTIRE
Parroco : Don Simone Savino
La Chiesa di San Lorenzo Martire in Ottaviano (NA), edificata nella seconda metà del XVI secolo, domina lo spazio urbano nel quale si trova, sia per la posizione elevata sia per la qualità architettonica. La Chiesa faceva parte di un piu' grande complesso architettonico edificato dalla famiglia De Medici per ospitare la congregazione dei Servi di Maria.
Nell`omonima piazza, fu edificata la chiesa, la prima pietra fu posta il 14.07.1578. L`unito convento ospitò i Padri Servi di Maria fino al 1806. Particolare interersse riveste la tela, raffigurante l`Addolorata, opera del Mozzillo.
PIAZZA SAN LORENZO - tel: 081.8278350
CHIESA DI SAN FRANCESCO DI PAOLA
Parroco: Don Vittorio Garzone
La costruzione della chiesa cominciò il 5 maggio 1606, in seguito al lascito di Don Paolo Jovino, chierico dei Padri Minimi di San Francesco di Paola. Il convento, annesso alla chiesa, ospitò i religiosi fino al 1806. In questa chiesa si conservano due tele gemelle, dipinte da Girolamo Cenatiempo (1740) ed una statua lignea di S. Anna, opera di un ignoto della seconda metà del XVIII secolo.
PIAZZA MUNICIPIO - tel: 081.8278122
CHIESA SS. ANNUNZIATA
Parroco: Don Michele Napolitano
Sorta nell`omonima piazza per volontà del popolo tra il 1560 - 61, vi si possono ammirare una tela del Mozzillo, l`Annunciazione, e un gruppo statuario in legno della Vergine Annunziata, opera di Gennaro Cerrone. La Chiesa fu unita alla Parrocchia di S.Michele Arcangelo nell`agosto del 2002.
PIAZZA ANNUNZIATA - tel: 081827.8168 Congrega di Piediterra
CONGREGA DI PIEDITERRA
Parroco: Don Vittorio Garzone
Oratorio pubblico sito in piazza Piediterra, costruito tra il 1632 e il 1643 per devozione di Don Domenico Bifulco. Dal 1806 é sede della Congrega Laicale `SS. Concezione e Monte dei Morti`. La grande tela dell`altare maggiore é opera di Gian Domenico De Stasio (1643). La statua rivestita raffigurante la Vergine della Salute é un'opera del XVII secolo.
PIAZZA PIEDITERRA
SANTA MARIA VISITA POVERI MONTE DEI MORTI
Oratorio-Congrega
Parroco: Don Michele Napolitano
L`oratorio pubblico fu edificato nel 1660 e destinato a sede della Congrega laicale tuttora esistente. E`l`unica chiesa cittadina ad essere completamente dipinta. Di particolare interesse é la tela dell`altare maggiore, opera ignota del XVII sec., raffigurante la Madonna in trono con Bambino e con San Matteo e San Francesco d`Assisi.
E’ una congrega nella cui cripta sottostante vi sono dei sedili in muratura detti scolatoi, dove venivano sistemati i morti per il periodo dello scolo, da qui scaturisce forse il detto: “puozz sculà”.
VIA SALITA SAN MICHELE - Telefono 081.8278559
PARROCCHIA S. GENNARO
Parroco : Don Raffaele Rianna
Sorse nel 1716 per volere di Mons. Francesco Montella, Pronotaro Apostolico e Sagrista Maggiore del Duomo di Napoli. Pochi anni dopo, nello spazio antistante, fu eretta la statua di San Gennaro che benedice il Vesuvio.
PIAZZA S. GENNARELLO - tel: 081.8271753 – 081.5295964
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St. Michele Arcangelo Church
2 Piazza San MicheleCHIESA SAN MICHELE ARCANGELO
Parroco: Don Michele Napolitano
Il corpo della Chiesa di San Michele fu pensato e costruito, tra l’ultimo decennio del sec. XVI e il primo decennio del XVII su una preesistente cappella consacrata a San Giacomo, e comprese l’antichissimo nucleo di una cripta, che fino al 1779 si allargò fino ai confini della piazza, essendo, con la cripta di San Giovanni, il cimitero degli Ottajanesi. L’originario impianto su tre navate e con l’altare maggiore su base rialzata è rimasto sostanzialmente integro, e la Cupola, costruita dopo l’eruzione del 1906, è il coerente completamento di un edificio vasto, la cui solennità è più forte del barocchetto di maniera che segna la forma delle strutture interne e della facciata.
Nella Chiesa si custodisce una quadreria di altissima qualità. La “Santa Maria Egiziaca” del bolognese Carlo Cignani (1628 – 1719) merita una visita. Il tondo del Cignani ha il suo pendant nel “San Giovannino” che le schede della Soprintendenza attribuivano, cautamente, alla scuola di Annibale Carraci.
Di fattura non inferiore sono l’ “Incredulità di San Tommaso”, che orna il transetto, e la mirabile “Flagellazione”, che gli esperti della Soprintendenza attribuirono ad un ignoto secentista, forse napoletano : ma non si può escludere che vi sia ancora la mano del Cignani.
Conserva tele del Mozzillo, di Giovanni Episcopio oltre a quelle di ignoti cinquecentisti e secentisti. In un altare secondario, viene conservata una preziosa reliquia della Santa Croce, la cui autenticità é attestata da due documenti conservati nell`archivio del Tempio.
PIAZZA SAN MICHELE, 2 - tel: 081.8278559
CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Parroco : Don Simone Savino
Dovuta alla munificenza dei Medici con sull’altare maggiore una tela attribuita a Giuseppe Bonito. Il soffitto è ricoperto da un enorme tela di Crescenzo Gamba. L’imponente portale è in piperno ed è sovrastato dallo stemma mediceo.
Sorta nel 1689 nell`omonima piazza, anch`essa é ricca di opere d`arte. L`altare maggiore, XVII sec., é totalmente in legno. Abbellita con decorazioni a fioroni, risente di forme e motivi propri dell`epoca. Di grande interesse é la tela dell`altare maggiore, attribuita a G. Bonito, e il gruppo statuario ligneo della SS. Trinità. Inoltre, vi si può ammirare la tela del soffitto, dipinta da Crescenzio Gambardella (1759).
PIAZZA SAN GIOVANNI BOSCO - tel: 081.8278036
CHIESA DEL ROSARIO
Parroco: Don Vittorio Garzone
Del 1576 con annesso convento, conserva tele di Boscoli, Ferraù, Tenzone della scuola di Sebastiano del Piombo.
Oratorio pubblico nell`omonima piazza: i lavori di costruzione della chiesa cominciarono il 14 settembre 1576. Il convento, unito ad essa, ospitò i Padri Domenicani fino al 1806, e dal 1837 i Padri Sacramentisti, fino al 1861. E`ricca di tele dipinte da grandi artisti: Francesco de Angelis, Andrea Boscoli, Ferraù Fenzone, Nicola Maria Rossi, Antonio Sarnelli, Angelo Mozzillo e Stefano Liguoro. Nell`abside giganteggia la grande tela dell`Ultima Cena, replica dell`opera leonardesca, fatta da ignoto seicentista. Inoltre é degno di rilievo il cenotafio di Adriana de Guevara, opera di ignoto, completamente realizzato in marmo (1680).
PIAZZA DEGLI ARTISTI - tel: 081.8278122
CHIESA DI SAN LORENZO MARTIRE
Parroco : Don Simone Savino
La Chiesa di San Lorenzo Martire in Ottaviano (NA), edificata nella seconda metà del XVI secolo, domina lo spazio urbano nel quale si trova, sia per la posizione elevata sia per la qualità architettonica. La Chiesa faceva parte di un piu' grande complesso architettonico edificato dalla famiglia De Medici per ospitare la congregazione dei Servi di Maria.
Nell`omonima piazza, fu edificata la chiesa, la prima pietra fu posta il 14.07.1578. L`unito convento ospitò i Padri Servi di Maria fino al 1806. Particolare interersse riveste la tela, raffigurante l`Addolorata, opera del Mozzillo.
PIAZZA SAN LORENZO - tel: 081.8278350
CHIESA DI SAN FRANCESCO DI PAOLA
Parroco: Don Vittorio Garzone
La costruzione della chiesa cominciò il 5 maggio 1606, in seguito al lascito di Don Paolo Jovino, chierico dei Padri Minimi di San Francesco di Paola. Il convento, annesso alla chiesa, ospitò i religiosi fino al 1806. In questa chiesa si conservano due tele gemelle, dipinte da Girolamo Cenatiempo (1740) ed una statua lignea di S. Anna, opera di un ignoto della seconda metà del XVIII secolo.
PIAZZA MUNICIPIO - tel: 081.8278122
CHIESA SS. ANNUNZIATA
Parroco: Don Michele Napolitano
Sorta nell`omonima piazza per volontà del popolo tra il 1560 - 61, vi si possono ammirare una tela del Mozzillo, l`Annunciazione, e un gruppo statuario in legno della Vergine Annunziata, opera di Gennaro Cerrone. La Chiesa fu unita alla Parrocchia di S.Michele Arcangelo nell`agosto del 2002.
PIAZZA ANNUNZIATA - tel: 081827.8168 Congrega di Piediterra
CONGREGA DI PIEDITERRA
Parroco: Don Vittorio Garzone
Oratorio pubblico sito in piazza Piediterra, costruito tra il 1632 e il 1643 per devozione di Don Domenico Bifulco. Dal 1806 é sede della Congrega Laicale `SS. Concezione e Monte dei Morti`. La grande tela dell`altare maggiore é opera di Gian Domenico De Stasio (1643). La statua rivestita raffigurante la Vergine della Salute é un'opera del XVII secolo.
PIAZZA PIEDITERRA
SANTA MARIA VISITA POVERI MONTE DEI MORTI
Oratorio-Congrega
Parroco: Don Michele Napolitano
L`oratorio pubblico fu edificato nel 1660 e destinato a sede della Congrega laicale tuttora esistente. E`l`unica chiesa cittadina ad essere completamente dipinta. Di particolare interesse é la tela dell`altare maggiore, opera ignota del XVII sec., raffigurante la Madonna in trono con Bambino e con San Matteo e San Francesco d`Assisi.
E’ una congrega nella cui cripta sottostante vi sono dei sedili in muratura detti scolatoi, dove venivano sistemati i morti per il periodo dello scolo, da qui scaturisce forse il detto: “puozz sculà”.
VIA SALITA SAN MICHELE - Telefono 081.8278559
PARROCCHIA S. GENNARO
Parroco : Don Raffaele Rianna
Sorse nel 1716 per volere di Mons. Francesco Montella, Pronotaro Apostolico e Sagrista Maggiore del Duomo di Napoli. Pochi anni dopo, nello spazio antistante, fu eretta la statua di San Gennaro che benedice il Vesuvio.
PIAZZA S. GENNARELLO - tel: 081.8271753 – 081.5295964
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