Guidebook for Siracusa

Giovanni
Guidebook for Siracusa

Food Scene

Appena dentro l' Isola di Ortigia non si può mancare la visita alle bancarelle del mercato, dove i venditori descrivono i loro prodotti cantando nenie in lingua locale, con un accento buffo e folcloristico. Sembra essere immersi in una tipica souk araba. Qui possiamo ammirare le bancarelle colme di vivande come ortaggi, carni, latticini, legumi ma soprattutto pesci, frutti di mare e vari prodotti ittici, le cui bancarelle corrispondenti alle attigue botteghe (appartenenti a svariate famiglie di pescatori abbastanza note a Siracusa e in provincia), ma soprattutto le cosiddette "Vanniate" (grida) di coloro che devono venderlo, portano il turista in un'atmosfera molto lontana dalla fredda modernità di oggi, quando i prodotti erano veramente genuini e venivano venduti folcloristicamente alla gente che, attratta dalle grida del "Principale" (colui che aveva in gestione la bancarella, ossia ne era il "capo" o "padrone") o dei cosiddetti "Picciotti" (letteralmente significa "Ragazzi", ma indica coloro che, assieme al "Principale", gestivano la bancarella; di solito erano soci o parenti di quest'ultimo) oppure dai "Iarzuni" (il significato letterale è "Garzone", ma indica coloro che lavoravano per il "Principale" o per i "Picciotti"), accorrevano per comprare le vivande (genuine e senza dubbio più saporite e naturali di quelle che si comprano nei moderni centri commerciali) che la terra o il mare dava con il sacrificio di chi lavorava duramente per sfamare le proprie famiglie.
53 locals recommend
Old market of Ortigia
Via Emmanuele de Benedictis
53 locals recommend
Appena dentro l' Isola di Ortigia non si può mancare la visita alle bancarelle del mercato, dove i venditori descrivono i loro prodotti cantando nenie in lingua locale, con un accento buffo e folcloristico. Sembra essere immersi in una tipica souk araba. Qui possiamo ammirare le bancarelle colme di vivande come ortaggi, carni, latticini, legumi ma soprattutto pesci, frutti di mare e vari prodotti ittici, le cui bancarelle corrispondenti alle attigue botteghe (appartenenti a svariate famiglie di pescatori abbastanza note a Siracusa e in provincia), ma soprattutto le cosiddette "Vanniate" (grida) di coloro che devono venderlo, portano il turista in un'atmosfera molto lontana dalla fredda modernità di oggi, quando i prodotti erano veramente genuini e venivano venduti folcloristicamente alla gente che, attratta dalle grida del "Principale" (colui che aveva in gestione la bancarella, ossia ne era il "capo" o "padrone") o dei cosiddetti "Picciotti" (letteralmente significa "Ragazzi", ma indica coloro che, assieme al "Principale", gestivano la bancarella; di solito erano soci o parenti di quest'ultimo) oppure dai "Iarzuni" (il significato letterale è "Garzone", ma indica coloro che lavoravano per il "Principale" o per i "Picciotti"), accorrevano per comprare le vivande (genuine e senza dubbio più saporite e naturali di quelle che si comprano nei moderni centri commerciali) che la terra o il mare dava con il sacrificio di chi lavorava duramente per sfamare le proprie famiglie.
Dalla colazione al dopocena, dal breakfast alle insalate miste al piatto di crudi, più di 80 birre in bottiglia e oltre 40 vini serviti al calice. Dolci e dessert per accompagnare una selezione di cioccolate e di the.
15 locals recommend
Clandestino ad Ortigia
126 Via della Maestranza
15 locals recommend
Dalla colazione al dopocena, dal breakfast alle insalate miste al piatto di crudi, più di 80 birre in bottiglia e oltre 40 vini serviti al calice. Dolci e dessert per accompagnare una selezione di cioccolate e di the.

Drinks & Nightlife

Location suggestiva all’interno di un suggestivo cortile barocco di Ortigia. I Cocktails e gli aperitivi sono preparati ad arte, ottima la scelta delle birre e dei vini. Il Mega buffet assortito con taglieri di salumi e formaggi di primissima qualità, riserva anche la possibilità di gustare frutti di mare e pesce crudo. Il Servizio è veloce, cortese e disponibile, ottimo anche il rapporto qualità/prezzo. La domenica pomeriggio Live Set ed il venerdì sera Dj Set.
81 locals recommend
Barcollo
6 Via Pompeo Picherali
81 locals recommend
Location suggestiva all’interno di un suggestivo cortile barocco di Ortigia. I Cocktails e gli aperitivi sono preparati ad arte, ottima la scelta delle birre e dei vini. Il Mega buffet assortito con taglieri di salumi e formaggi di primissima qualità, riserva anche la possibilità di gustare frutti di mare e pesce crudo. Il Servizio è veloce, cortese e disponibile, ottimo anche il rapporto qualità/prezzo. La domenica pomeriggio Live Set ed il venerdì sera Dj Set.

Sightseeing

Bisogna adesso per ritrovare questo famoso tempio, il primo che sia stato innalzato a Siracusa, penetrare nella camera di un privato di nome Danieli, via Resalibra, dove nello spazio tra il letto ed il muro, ci sono ancora due capitelli sui loro fusti, che sono stati intaccati per ingrandire la stanza. Le colonne sono sotterrate per più di metà della loro altezza e sono talmente vicine l’una all’altra, che i capitelli non hanno che qualche pollice di distacco. Nel procedere ad alcune riparazioni e scavando una cisterna il proprietario ha trovato altri due fusti di colonne, l’una dell’angolo e l’altra del lato occidentale (Dominique Vivant Denon, Voyage en Sicile, 1788)
151 locals recommend
Temple of Apollo
Largo XXV Luglio
151 locals recommend
Bisogna adesso per ritrovare questo famoso tempio, il primo che sia stato innalzato a Siracusa, penetrare nella camera di un privato di nome Danieli, via Resalibra, dove nello spazio tra il letto ed il muro, ci sono ancora due capitelli sui loro fusti, che sono stati intaccati per ingrandire la stanza. Le colonne sono sotterrate per più di metà della loro altezza e sono talmente vicine l’una all’altra, che i capitelli non hanno che qualche pollice di distacco. Nel procedere ad alcune riparazioni e scavando una cisterna il proprietario ha trovato altri due fusti di colonne, l’una dell’angolo e l’altra del lato occidentale (Dominique Vivant Denon, Voyage en Sicile, 1788)
Prendete un tempio greco, incorporatelo per intero in un edificio cristiano, al quale aggiungete successivamente una facciata normanna che viene abbattuta dal grande terremoto del 1693. Senza scoraggiarvi vi rimettete all'opera e, cambiando completamente direzione, sostituite la vecchia facciata con una deliziosa composizione barocca all'incirca del 1728‑54. E il tutto, deteriorato com'è, continua a vivere e a sorridere, diffondendo nel mondo la sua immagine come se fosse stato ideato da un Leonardo o da un Michelangelo (Lawrence Durrell parla della Cattedrale di Siracusa)
190 locals recommend
Piazza Duomo
Piazza Duomo
190 locals recommend
Prendete un tempio greco, incorporatelo per intero in un edificio cristiano, al quale aggiungete successivamente una facciata normanna che viene abbattuta dal grande terremoto del 1693. Senza scoraggiarvi vi rimettete all'opera e, cambiando completamente direzione, sostituite la vecchia facciata con una deliziosa composizione barocca all'incirca del 1728‑54. E il tutto, deteriorato com'è, continua a vivere e a sorridere, diffondendo nel mondo la sua immagine come se fosse stato ideato da un Leonardo o da un Michelangelo (Lawrence Durrell parla della Cattedrale di Siracusa)
Il Castello Maniace sorge sulla punta estrema di Ortigia, a controllo del porto e della città di Siracusa. Fu costruito per volontà di Federico II, tra il 1232 e il 1240, in osservanza a precise regole di razionalità, geometria, simmetria. L’edificio è a pianta quadrata, chiuso da un possente muro perimetrale con quattro torri cilindriche agli angoli. All’esterno era visibile un grandioso basamento a scarpa, che è poi, andato interrato. Il nome riconduce al generale bizantino Giorgio Maniace, che nel 1038 riconquistò la città agli Arabi.
198 locals recommend
Castello Maniace
51 Via Castello Maniace
198 locals recommend
Il Castello Maniace sorge sulla punta estrema di Ortigia, a controllo del porto e della città di Siracusa. Fu costruito per volontà di Federico II, tra il 1232 e il 1240, in osservanza a precise regole di razionalità, geometria, simmetria. L’edificio è a pianta quadrata, chiuso da un possente muro perimetrale con quattro torri cilindriche agli angoli. All’esterno era visibile un grandioso basamento a scarpa, che è poi, andato interrato. Il nome riconduce al generale bizantino Giorgio Maniace, che nel 1038 riconquistò la città agli Arabi.